Curiosità e domande più frequenti

Entrambi sfruttano l’energia del sole e fin qui siamo tutti d’accordo, ma per farla breve:
Il solare termico produce energia termica, il Fotovoltaico produce energia elettrica,
ci fanno risparmiare e generano energia pulita.

Sono alimentati direttamente dall’energia del sole, riducono le emissioni di CO2 a lungo termine e rispettano l’ambiente (e di questo periodo, possiamo dire che ne abbiamo davvero bisogno).

Sono personalizzabili in base alle tue esigenze, dal numero di pannelli alla funzione che desideri.

Molti confondono i due termini, ma in realtà fanno lavori diversi.

Il Climatizzatore è un sistema che permette di controllare la temperatura dell’ambiente, il livello di circolazione e l’umidità dell’aria.
Inoltre se il clima è abbinato ad una pompa di calore è in grado di riscaldare gli ambienti.

A differenza del condizionatore, il climatizzatore si regola in autonomia.

Sono efficienti perché hanno COMPRESSORI INVERTER, che riescono a modulare la potenza erogata in funzione della richiesta di freddo o caldo dell’edificio e questo significa moltissimo dal punto di vista dell’efficienza energetica perché evita gli accendimenti e gli spegnimenti ripetuti del motore, tipici di un condizionatore tradizionale.

“Metti il coperchio, così l’acqua bolle prima!”
Quante volte abbiamo sentito questo consiglio?
E se da piccoli pensavamo fosse un trucchetto di magia, crescendo abbiamo capito che il coperchio serve per non far evaporare i fumi che sono invece utili per aumentare la temperatura dell’acqua, evitando così di disperdere calore utile.

Ecco. Questo concetto è alla base di una caldaia a condensazione.

La tecnologia a condensazione evita la dispersione di calore, che nelle caldaie tradizionali avviene quando i fumi di scarico vengono espulsi.
Per questo si parla di condensazione, perché grazie a questo principio è possibile utilizzare la temperatura dei fumi e del vapore acqueo che diventa energia da immettere nell’impianto di riscaldamento.

Perché riscalda di più, facendoti risparmiare!
Le caldaie a condensazione riescono a recuperare il calore prodotto dal vapore durante la combustione, quindi sfruttano il calore in maniera più efficace rispetto alle caldaie tradizionali.
In poche parole: stessa quantità di gas consumato + rendimento energetico

Anche se in inverno fa molto freddo e la tentazione di aumentare i riscaldamenti è alta, la temperatura ideale va mantenuta intorno ai 18°-20°C.
In estate invece, la temperatura non dovrebbe superare i 24°-25°C.

Anche l’umidità è importante per la nostra salute!
Durante l’inverno infatti, un buon grado di umidità evita di causare la secchezza per le mucose del sistema respiratorio che, altrimenti, sarebbero a rischio infezione.

L’idraulico è una figura che opera in vari ambiti della termodinamica: programma ed esegue l’assemblaggio degli impianti in tutti i suoi dettagli. Con l’avvento delle nuove tecnologie l’idraulico opera anche nella riqualificazione energetica degli edifici
La classe energetica di un edificio misura quanta energia è necessaria per riscaldarlo, illuminarlo e produrre acqua calda, ovvero quanto consuma e quanto costa mantenerlo.

Si misura con l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile. Questo valore misura quanti Kilowattora servono per scaldare, rinfrescare, illuminare e ventilare ciascun metro quadrato di un immobile

I sedimenti che si trovano nell’acqua (come il calcare) e l’usura fisiologica del termosifone rendono lo scambio di calore meno efficace. La manutenzione andrebbe fatta ogni 10 anni o quando si installa una nuova caldaia per evitare che si guasti con lo sporco del circuito chiuso. Come? Con il lavaggio chimico! Elimina i detriti e crea una membrana protettiva per prevenire l’usura.

La prevenzione è importante anche nei lavori domestici, per non arrivare troppo tardi.

  1. Sturalavandini.
    In caso di scarico lievemente intasato puoi ricorrere allo sturalavandini a ventosa, uno strumento che non può mancare in casa ed è utilizzabile per lavandini, bidet e vasche.
  2. Sale e bicarbonato.
    In un contenitore, crea un composto in parti uguali: 3 cucchiai dell’uno e dell’altro possono bastare. Versa poi la miscela nello scarico e a seguire 1 litro di acqua calda (portala precedentemente a ebollizione in una pentola). In pochi minuti l’intasamento sarà risolto.
  3. Aceto e bicarbonato.  L’ultima (infallibile) spiaggia. Ingredienti da dosare in base alla gravità del problema! Se con i primi tentativi non avessi successo, puoi abbondare, versando nei fori di scolo 1 bicchiere di bicarbonato e 2 bicchieri d’aceto, ultimando l’operazione con 1 litro di acqua bollente.
Per passare dalla classe G alla classe F serve:

  • sostituire gli infissi
  • isolare i solai freddi
  • coibentare le pareti
  • installare una caldaia a condensazione

Per passare dalla classe F alla classe E serve:

  • Installare termovalute e termostati intelligenti
  • sostituire gli infissi di vecchia generazione

Per passare dalla classe E alla classe D serve (la riduzione dei consumi è del 15%):

  • Sostituire gli infissi
  • installare schermature solari
  • gestire i consumi con sistemi domotici
  • installare un impianto termico più efficiente
  • coibentare i cassonetti

Per passare dalla classe D alla classe C serve:

  • installare sistemi di produzione energetica autonomi come l’impianto fotovoltaico
  • abbinare la caldaia a condensazione ad un impianto di riscaldamento a pavimento

Per passare dalla classe C alla classe B serve:

  • isolare il sottotetto
  • sostituire i serramenti

Per passare dalla classe B alla classe A serve:

  • isolare al massimo l’immobile
  • installare pannelli fotovoltaici per produrre acqua calda ed energia elettrica

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